Meldola, 25 marzo 2017, tutto è pronto per noi, tutto è pronto per voi, tutto è pronto per loro…

Per chi?... Perché?... Per noi, alunni delle classi quarte, per noi maestri cocciuti, per noi, Franco e Giancarlo, instancabili menestrelli di dialetto e danzatori di altri tempi…. per voi, babbo, mamma, famiglia, nonni...per rievocare tempi passati, memorie ed echi di antiche tradizioni che ancora ci chiamano, ci cercano e ci “raggomitolano” a loro.

Abbiamo lavorato mesi per questo spettacolo, ci siamo esercitati con passione, fatica e allegria e ora eccoci qui, al teatro Dragoni...siamo sul palco per raccontare delle storie, per recitare una lingua che non è più nostra ma che lo è ancora, per essere parte della nostra terra e delle nostre tradizioni…

Ma non è solo questo, non è solo la ribalta, le luci, gli applausi, l’essere protagonisti per un giorno…il bello per noi è la condivisione, sapere che Omar, Jasmine, Carol, Thay, recitano e ballano con noi, sono con noi e fanno parte di noi...così come Gianni e Lara, sempre distratti in classe, ma qui attenti, precisi, “ spettacolari”...

Ecco il fulcro del nostro progetto, di un progetto che per la nostra scuola, è ormai una realtà consolidata da anni: riscoprire le nostre radici e dare nuova linfa all’odierna realtà meldolese, variegata multietnica, difficile e bisognosa di legami, agganci e partecipazione.

Condividere, partecipare, essere. Questi sono gli obiettivi della scuola, in particolare della nostra scuola.

Sono anni che grazie all’impegno di insegnanti appassionati e alla disponibilità di alcuni “personaggi storici” ormai di casa nel contesto della scuola meldolese, è possibile realizzare questo progetto. Franco Montanari, grande rappresentante della “La cumpagnì dla Zercia” per la valorizzazione del dialetto e, Giancarlo Morelli, instancabile ballerino della compagnia faentina “La bânda de’ Grel”, per il recupero degli antichi balli romagnoli, sono i nostri mentori, i simpatici nonni che fanno da filo conduttore tra passato e presente, con la loro esperienza, capacità e pazienza.

Così la 4^C si è cimentata in “Zi Lov”, una fiaba della tradizione romagnola raccontata da Italo Calvino (Zio Lupo) che è stata rivisitata con un finale a sorpresa. La 4^ A ci ha ammaliati con uno spettacolo poliedrico tra ecologia e modernità “L’acqua, un bene prezioso” e ci ha fatto ridere e riflettere insieme...e infine le danze dei ballerini delle classi 4^B e 4^D hanno portato nel teatro un clima gioioso e frizzante con il brio della “Vinchia”, della “Vanderina” e della “Veneziana”.

Che dire? Ringraziamo il Sindaco, Gian Luca Zattini, che con forza caldeggia e appoggia questa iniziativa, i nostri esperti, gli insegnanti delle classi quarte - che qui dobbiamo nominare: Bartolucci Bruna, Patrizia Veronica e l’instancabile educatrice Regina Dall’Amore (cl. 4^A), Righini Silvia e Patrizia Veronica (cl.4^B), Manucci Elisa, Emanuele Valgiusti e Afra Gabelli (cl 4^C) Errani Monica e Mascioli Marco (cl 4^D) - la nostra Dirigente Scolastica, Benedetta Zaccarelli, che ha presenziato con vivo interesse allo spettacolo, i genitori (grandi artisti e scenografi, nonché organizzatori di un luculliano e conviviale banchetto di congedo) e soprattutto i nostri bambini, veri protagonisti della serata…

“ A so propri bel” diceva un piccolo attore ostentando una sana “romagnolità”...e noi diciamo, ostentando un altrettanto vivo orgoglio romagnolo: “Ste spetacul l’è propri bel!”

Monica Errani

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