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Istituto Comprensivo Statale di Meldola - (FC)
Scuola Secondaria di I grado
"D.ALIGHIERI"
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"D.ALIGHIERI"
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di MELDOLA
Via della Repubblica, 47 - 47014 Meldola (FC)

Oggetto: Cyberbullismo; letteratura e azioni.
Protocollo/Numero: 26
Pubblicata il: 26/09/2019
Destinatari: Docenti, ATA
Plessi: Scuola Secondaria di Primo Grado "D.Alighieri", Scuola Primaria "E. De Amicis", Scuola dell'Infanzia "Girotondo", Scuola dell'Infanzia "Giramondo"

Circ. 26 Prot. 5427/1.1.h-2206 Meldola, 26/09/2019
A tutti i docenti di ogni ordine e grado IC MELDOLA
Ai docenti supplenti a.s.2019-2020

Circolare: Cyberbullismo; letteratura e azioni.

Gentili docenti,
ritengo opportuno riproporvi i contenuti già trasmessi lo scorso anno, poiché sempre di grande attualità. Nello specifico mi preme esplicitare alcune doverose osservazioni circa il legame tra bullismo e cyberbullismo; non ultimo il compito che investe in tal senso la scuola.

La letteratura tradizionale aveva inizialmente semplificato la differenza tra i due fenomeni ponendo la questione sul "luogo" dell'aggressione; ovvero, qualora l'aggressione fosse avvenuta per il tramite della rete (social network, chat...) si identificava come aggressione appartenente al cyberbullismo.
Tuttavia, nel tempo, questa definizione non ha retto: è vero sì, che esiste una continuità forte tra i significati dei due termini, ma se all'inizio il problema era spostato esclusivamente sul mezzo, quindi sul fare il bullo attraverso le tecnologie, ora il problema è andato oltre. In particolare, gli studi di letteratura sul tema hanno identificato alcune caratteristiche che hanno distinto chiaramente i due termini.

Tra le caratteristiche proprie del cyberbullismo ricordo:
ll tema dibattuto della ripetizione nel tempo:
• con un solo attacco da parte del bullo si verifica l'effetto a valanga poiché prende subito un numero indefinito di destinatari e questo propaga indelebilmente anche nel tempo l'attacco effettuato/subìto
• lo "squilibrio di potere": il cyberbullo, attraverso la maschera dell'anonimato, riesce ad attaccare senza avere quella forza richiesta invece al bullo classico per attaccare faccia a faccia. Il Bullo sentendosi anonimo non deve affrontare le conseguenze.
• Continuità scuola famiglia; Il cyberbullismo esce dai propri contesti: scuola, casa e altrove.
Infatti, dal punto di vista giuridico, risulta irrilevante il DOVE e il Quando la condotta illecita si è verificata. Per quanto sopra ricordo che la Scuola ne risponde in sede civile. Spesso invece si cade nell'equivoco di rimanere ancorati al luogo e al tempo, che sono altresì aspetti afferenti la definizione di bullismo (old style)

Quali sono le azioni e i livelli sui quali, noi come scuola possiamo lavorare?

1. Da un lato siamo chiamati a PREVENIRE il cyberbullismo. La domanda sottesa che dobbiamo porci è: possiamo far sì che non avvenga?
Certamente! L'uso della lingua italiana deve essere incardinata anche all'educazione ai sentimenti, alla gestione del rapporto con gli altri e al corretto utilizzo delle parole, che spesso vengono utilizzate senza saperne il significato ( non a caso molto spesso si viene denunciati per ingiuria o diffamazione). Occorre lavorare sulla comprensione dei sentimenti che si muovono nell'altro.
Tempo fa mi sono imbattuta in un articolo che metteva in guardia le famiglie dal tempo che i figli trascorrono sui social o con i telefoni perchè questi strumenti, se abusati, rendono incapace la lettura dei sentimenti propri e degli altri. Alterano la realtà emotiva.
A dispetto di ciò credo fermamente che il nostro Istituto agisca azioni di prevenzione sin dalla scuola dell'infanzia. Mi riferisco al lavoro quotidiano nei piccoli gruppi, alla capacità di gestire i primi conflitti, all'attenzione che si pone a dare un nome ai propri sentimenti e alle proprie fatiche ed anche ad interpretare le emozioni di chi sta accanto.
Così come le attività svolte alla scuola primaria. La lettura per esempio, aiuta i bambini ad entrare in empatia con il personaggio del libro, a mettersi nei panni di... e crescendo questo potente strumento li aiuta a sentirsi meno soli perchè comprendono che i temi cardine dell'umanità sono i medesimi sin dall'antichità (amore, vita, morte, gioia,speranze, tradimenti solitudine, guerra... ) e che ciò che vivono non capita solo a loro.
Occorre stare con i ragazzi nel mondo dei ragazzi.
Il buon rapporto passa attraverso la buona relazione educativa. Purtroppo a volte il rapporto educativo deve sopperire al mancato rapporto con le famiglie per svariati motivi.

2. CONTRASTARE il cyberbullismo: attraverso il tema del gruppo. Gli insegnanti devono provare a capire i ruoli e a provare a spostare questi ruoli all'interno della classe.
Perché un fenomeno di cyberbullismo avvenga ci deve essere un gruppo. Non è solo colpa del bullo, non deve essere allontanato il bullo dalla scuola, non si risolve così il problema, ma abbiamo una collettività da coinvolgere. La responsabilità è diffusa, poiché l'atto di cyberbullismo viene ripetuto quando c'è un pubblico che fomenta ( anche solo i like, hanno grande influenza. Se il bullo si ritrova 0 like il bullo non pubblica più). In una classe spesso tutti questi ruoli vengono agiti.
3. RIDURRE Il DANNO: siamo chiamati a prenderci cura della vittima.
Per quanto sopra esposto si ripropone per la scuola Secondaria in allegato la circolare n.40 "usare i social con consapevolezza; lettera agli alunni per tramite dei professori", i coordinatori di classe avranno il compito di leggerla agli alunni dedicandovi il tempo necessario per la comprensione.

Concludo con una strofa di un noto cantautore italiano che ben recepisce i luoghi comuni degli stati d'animo dei ragazzi di oggi...

"Vorrei passare dai dieci ai trenta
per non subire questa tortura
il primo amore, la prima casa
dover vestire quest'armatura
il primo amico che ti tradisce
o che magari tradisci tu
il primo treno che non ci sali
e che magari non torna più..."

IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Dott.ssa Benedetta Zaccarelli


Documenti allegati:

Anno scolastico: 2019/2020
Responsabile e titolare del procedimento: Togni Marinella
Incaricato/a del procedimento: Togni Marinella

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