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Istituto Comprensivo Statale di Meldola - (FC)
Scuola Secondaria di I grado
"D.ALIGHIERI"
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ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE di MELDOLA
Via della Repubblica, 47 - 47014 Meldola (FC)

Oggetto: Riflessioni sulla valutazione dad e proposte operative
Protocollo/Numero: 144
Pubblicata il: 09/04/2020
Destinatari: Docenti, ATA, Genitori, Studenti
Plessi: Scuola Secondaria di Primo Grado "D.Alighieri", Scuola Primaria "E. De Amicis", Scuola dell'Infanzia "Girotondo", Scuola dell'Infanzia "Giramondo"

Prot. n. 1874

Meldola, 09/04/2020


A TUTTI I DOCENTI
CIRCOLARE N. 144

OGGETTO: riflessioni sulla valutazione dad e proposte operative.

Gentili docenti 
in attesa di indicazioni Ministeriali relative alla valutazione sono a condividere con voi alcune importanti riflessioni sulle quali vi chiedo di ragionare al fine di poter avviare un lavoro condiviso e deliberare poi criteri comuni per la DAD. 
E' evidente che il Collegio Docenti via google meet avrà meno possibilità di dibattito rispetto alla modalità in presenza, per questo sarà molto importante arrivare con le idee ben chiare e i documenti già condivisi per plesso ( nel caso della secondaria) e per classe parallela ( nel caso della scuola Primaria). Non escludo un incontro di condivisione con la Scrivente tra i Coordinatori di Classe della Scuola Secondaria e uno tra un referente per classe parallela di scuola primaria da individuare ( a Cura del primo collaboratore Laura Amadori).
Di seguito troverete prima alcune importantissime riflessioni elaborate dal Dirigente Tecnico del MIUR  Franca Da Re già in parte riportate nella circolare n. 136 sulla didattica a distanza, esse vogliono richiamare i docenti a focalizzarsi sul cuore della valutazione. 
Successivamente è riportata un'ipotesi valutativa da condividere, perfezionare ed approvare; questo perchè dobbiamo operare con consapevolezza, trasparenza e osservando criteri chiari e il più possibile intersoggettivi.  



Franca Da Re, Riflessioni sul ruolo dei Maestri nel tempo presente
La valutazione è immanente al processo di insegnamento/apprendimento, è sempre presente ed ineliminabile. Ricordiamoci che valutiamo anche quando diciamo di non farlo. Si tratta di valutazione implicita, quando, anche inconsapevolmente, formuliamo un giudizio, anche se non espresso, su una prestazione o su una persona. La valutazione implicita è rischiosa perché non sempre consapevole e perché priva di parametri. Tanto vale assumere la consapevolezza che comunque valutiamo e che ciò appartiene al processo di cui siamo detentori e che quindi dobbiamo operare con consapevolezza, trasparenza e osservando criteri chiari e il più possibile intersoggettivi. La stessa nota n. 388 richiama il valore formativo della valutazione come feedback doveroso da restituire agli studenti sul loro lavoro, come supporto al sanzionatorio, che nulla ha a che fare con la didattica, qualsiasi sia la forma nella quale è esercitata", come giustamente rimarca la nota già citata.
Gli insegnanti hanno senza dubbio il dovere di documentare sul registro le attività proposte e quanto raccolto. E' opportuno che, in base all'osservazione degli studenti, ai lavori da essi restituiti, raccolgano e documentino evidenze ed elementi utili che potranno all'occorrenza, concorrere alla formulazione del giudizio finale. Tuttavia, non pare né urgente né necessario lasciarsi prendere dalla preoccupazione di dare voti, che del resto sono una forma di comunicazione del giudizio obbligatoria solo per la valutazione intermedia e finale, non per le verifiche in itinere. Gli esiti di queste, anche in condizioni normali, potrebbero essere restituiti in forma di punteggi, simboli convenzionali ( eventualmente per le prime classi della scuola primaria) ... purché sia chiaro il loro significato, i criteri con i quali sono stati attribuiti e come concorreranno a formulare il voto finale.
Nella condizione presente, mi sentirei di suggerire piuttosto di formulare annotazioni che abbiano appunto il carattere della restituzione rispetto ai lavori effettuati, ai punti di forza, alle criticità, al modo di superarle. Tali evidenze possono essere documentate nelle annotazioni del registro di classe e costituire una sorta di "diario di bordo" per gli insegnanti.
Mi pare che questa, invece, potrebbe essere una felice occasione per impiantare finalmente e portare a tema un solido sistema di autovalutazione da parte degli studenti. Del resto, la valutazione formativa rimane incompiuta senza l'educazione all'autovalutazione, che rappresenta una competenza elevata, che sostiene la motivazione, l'autoefficacia, il pensiero critico e alla fine, la resilienza.
Per questo, mi sentirei di proporre che anche gli studenti tengano un "diario di bordo" a commento del proprio lavoro e delle proprie giornate, a scopo auto valutativo, che potranno condividere con i compagni e con l'insegnante. 
INDICAZIONI DOCIMOLOGICHE ORIENTATIVE 
PER LA VALUTAZIONE DELLE VERIFICHE IN REGIME DI DIDATTICA AGILE
M. CILIONE-G. GHEZZI

L'accelerazione che l'emergenza pandemica ha impresso sull'utilizzo delle tecnologie digitali, in ragione del distanziamento sociale, offre l'opportunità di riflettere, come in una sorta di esperienza laboratoriale, sulle tante ricadute didattiche che l'educazione a distanza comporta. Una di queste è la valutazione che, nella sua articolata complessità, è già da tempo al centro di un vasto dibattito e di una trasformazione tesa a valorizzare le competenze e a ripensare le conoscenze più come un mezzo che come un fine del dialogo educativo.
In questo senso, la produzione orale e scritta, filtrata dagli strumenti digitali, deve tenere necessariamente conto delle nuove dimensioni in cui l'insegnamento e l'apprendimento sono calati, quasi come accade ad assiomi e teoremi nel passaggio a una geometria non euclidea.
Nella didattica a distanza, quindi, è ancora più necessario superare la prospettiva monofocale della valutazione integrando la dimensione oggettiva delle evidenze empiriche osservabili con quella soggettiva dell'autovalutazione e con quella intersoggettiva del contesto. 
Infatti, dal momento che i nostri studenti sono stati chiamati a interagire attraverso nuovi canali di comunicazione e di edizione dei contenuti e che devono necessariamente attivare nuove abilità o declinare quelle tradizionali nelle possibilità di un medium sconosciuto o solo parzialmente noto, la triangolazione del processo valutativo (dimensioni oggettiva, soggettiva e intersoggettiva) deve essere potenziata.
La nostra proposta intende farlo sul fronte delle soft skill che integrano il sistema di valutazione delle hard skill mettendo a sistema tre dimensioni centrali in questa rinnovata forma della relazione docente-discente. La griglia proposta per la loro misurazione costituisce chiaramente uno strumento provvisorio e in divenire perché aperto a tutte le sollecitazioni che la nuova strada intrapresa ci stimola a raccogliere. Essa permette tuttavia di valutare l'alunno in una prospettiva più ampia e più congruente con le attese dell'orizzonte socio-culturale a cui appartiene senza sacrificare l'importanza dei contenuti e degli effetti dei diversi stili di insegnamento: si tratta infatti di una griglia integrativa rispetto a quelle già condivise che semmai vuole riconoscere un peso legittimo alle peculiarità degli stili di apprendimento individuali.





IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(DOTT.SSA BENEDETTA ZACCARELLI)

Documenti allegati:

Anno scolastico: 2019/2020
Responsabile e titolare del procedimento: Dirigente Scolastico
Incaricato/a del procedimento: Zaccarelli Maria Paola

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